Festa del nodo d'amore 2014 17 Giugno Valeggio sul Mincio (Mn)

 Festa del nodo d'amore 2014
17 Giugno
Valeggio sul Mincio

Ci saranno anche delegazioni, paganti, provenienti dalla Corea del Sud e dall'Australia a celebrare il 17 giugno il tortellino di Valeggio sul Mincio nella più lunga tavolata d'Europa. L'Onu gastronomico che da 21 anni attira a Borghetto, già premiato come miglior borgo d'Italia, migliaia di commensali, nel 2014 pianterà nuove bandiere sul ponte che da oltre sei secoli aggancia le due sponde valligiane sul Mincio.

Sui suoi 600 metri il 'pontelongo' da due decenni ritorna ai fasti sognati da Giangaleazzo Visconti per merito degli imprenditori dell'Assoristoratori di Valeggio autori e interpreti della cena all'aperto per circa 3500 persone che celebra il tortellino legato da queste parti alla leggenda del 'Nodo d'Amore'. A Valeggio il tortellino nasce da storia trecentesca legata all'amore, ovviamente contrastato tra un capitano delle truppe viscontee, Malco, e una ninfa del Mincio, Silvia.

Per sfuggire ai malvagi i due trovano rifugio nella acque ancora turbolente del fiume lasciando in ricordo un fazzoletto di seta intrecciata a forma, naturalmente, di tortellino chiamato da allora Nodo d'Amore.

Numeri da primato - 12 quintali di 'nodi' fatti a mano il giorno della manifestazione, 4200 bottiglie di bianco di Custoza e di Bardolino, 6000 bottiglie di acqua minerale, 100 cuochi, altrettanti sommelier, 300 camerieri, 1100 metri di tavolate - l'edizione 2014, presentata oggi nel parco Sigurtà a Valeggio, proporrà 'Il tesoro di Malco' un tortello di asparagi e ricotta.

Il piatto ricordo celebrativo della serata quest'anno porta la firma del fumettista veronese Milo Manara, a cui è stato recentemente assegnato in California l'Oscar del disegno. Proprio Manara sarà il destinatario di uno degli annuali riconoscimenti 'Nodo d'Amore' assegnati inoltre all'Estate Teatrale Veronese, nelle mani del direttore artistico Paolo Savorelli e al regista e già sovrintendente dell'ente lirico Arena di Verona Renzo Giacchieri. 

La Leggenda del Nodo d'Amore

Una storia d'amore ideata ed illustrata dal maestro orafo Alberto Zucchetta.
Una bella favola culinaria che vale la pena di raccontare!




Alla fine del '300, nel corso delle numerose guerre che segnarono l'Italia settentrionale, il signore di Milano Giangaleazzo Visconti, detto il Conte di Virtù, raggiunge le sponde del Mincio con le sue truppe. Nell'accampamento, il giullare Gonnella, intratteneva i soldati raccontando antiche storie fantastiche...


Si narra che le acque del fiume Mincio siano popolate da creature misteriose che di notte escono per danzare sulle sue rive alla luce della luna. Una sera mentre tutto l'accampamento riposa stremato dalle fatiche dalla battaglia, appaiono delle streghe, che iniziano a danzare tra i soldati addormentati. Malco, il valoroso capitano, si desta e affronta le creature mettendole in fugga verso del fiume. Una di queste, però, perde il mantello che l’avvolgeva, rivelandosi una splendida ninfa. Nel corso della notte tra i due nasce l’amore e l’alba li sorprende a promettersi eterna fedeltà. Silvia, la bella ninfa deve ritornare nelle profondità del fiume prima del sorgere del sole e lascia a Malco un fazzoletto di seta dorata teneramente annodato a ricordo della loro promessa.

Quarche tempo dopo durante un ricevimento del Conte di Virtù alcune belle fanciulle eseguono una danza in onore degli ospiti. Il capitano Malco, riconosce in una di esse, Silvia. Gli sguardi innamorati tra Silvia e Malco destano però la gelosia di Isabella, nobile dama cugina del Conte di Virtù, che da tempo aspira all’amore del capitano. Spinta dalla gelosia, Isabella denuncia come strega al Conte la bella danzatrice. La festa viene interrotta e dato l'ordine di arrestare Silvia. Malco impetuosamente si frappone tra la fanciulla amata e le guardie, consentendole di fuggire verso il fiume e arrendendosi poi al Conte adirato.

Al calar della sera, Isabella si presenta a Malco che langue in una cella. Tormentata per il suo gesto invoca il perdono del prigioniero. Mentre i due si parlano appare Silvia che propone a Malco di seguirla nella acque del fiume, dove vivono le ninfe, perché sulla terra non ci può essere felicità per loro. Malco accetta senza esitazione e fugge verso il Mincio.

Il Conte di Virtù, informato dalla fuga, si lancia all’inseguimento senza ascoltare le suppliche di Isabella, che pentita chiede rispetto e comprensione per un amore così grande. Arrivato al fiume con un drappello di soldati, non trova ne Malco ne Silva, ma solo il fazzoletto annodato, che i due amanti si erano scambiati per ricordare la loro promessa di eterno amore.

Ancora ogg,i si racconta che le donne di quel tempo, nei giorni di festa, volessero ricordare la storia dei due innamorati tirando una pasta sottile come la seta, annodata come il fazzoletto d’oro e arricchita di un delicato ripieno. Era nata la Leggenda del Nodo d'Amore: il Tortellino di Valeggio sul Mincio! 
Il Territorio
Valeggio sul Mincio si trova a sud del Lago di Garda, al confine fra Lombardia e Veneto. Situato nell'anfiteatro naturale delle colline moreniche che si affacciano sulla pianura padana, è vicino a due splendide città d’arte: Verona e Mantova.

La Valle del Mincio, che lo attraversa da nord a sud, si rivela un paesaggio di grande suggestine naturalistica, una fascia verde fra le più belle del basso Lago, una sinuosa strada d'acqua che indugia tra anse e canneti, habitat e rifugio di numerose specie di uccelli. L'economia valeggiana è basata su una fiorente agricoltura, una radicata tradizione artigiana ed una crescente attività industriale, che non ha comunque ostacolato il consolidarsi, negli ultimi decenni, di un'apprezzata vocazione turistica.

Classificata "Città d'Arte" per il patrimonio artistico che la distingue, Valeggio si propone a tutti coloro che vogliono trascorrere un soggiorno all'insegna della cultura, della natura e della gastronomia più genuina.

Frazione di BORGHETTO
Borghetto deve il suo fascino all’armonico rapporto che storia e natura hanno conservato intatto nei secoli. L’atmosfera medioevale del borgo è enfatizzata dai merli ghibellini, dalle ruote degli antichi mulini e dalle rocche del Ponte Visconteo. Qui si possono trascorrere piacevoli giornate immersi nella quiete e nella storia. Borghetto è uno dei 100 borghi più belli d'Italia (www.borghitalia.it/borghetto).

Frazione di SALIONZE
A metà strada tra Valeggio e Peschiera del Garda, vanta lo storico incontro del 452 d.C., fra il re degli Unni Attila e Papa Leone Magno. Per ricordare questo evento, ogni anno viene organizzata una festa enogastronomica (metà Luglio) durante la quale vi è una suggestiva rappresentazione in costume.
Salionze è "gemellato" con il Comune di Bernalda, Matera (www.salionze.it).

Frazione di SANTA LUCIA AI MONTI
Famosa per le vicende risorgimentali che la videro teatro di sanguinose battaglie è stata, assieme a Custoza, Solferino, S. Martino e Castiglione d/S, uno dei principali teatri degli sontri. L'abitato sorge sulla sommità di un colle, nel cuore della zona di produzione del vino D.O.C. Custoza. La prima domenica di Maggio si svolge la tradizionale festa enogastronomica di Santa Eurosia.

Frazione di VANONI REMELLI
I due borghi uniti di Vanoni e di Remelli formano insieme la maggiore frazione del Comune di Valeggio sul Mincio. Qui vicino passa la Via Postumia, antica strada romana nel punto di ingresso in territorio veronese. La moderna chiesa parrocchiale del 1965 è dedicata al patrono San Giuseppe, festeggiato il 19 Marzo con una tradizionale festa enogastronomica.