La Cittadella di Alessandria, invito alla scoperta di un luogo del cuore


La Cittadella di Alessandria

 invito alla scoperta di un luogo del cuore

La Cittadella di Alessandria un luogo magico  da cui è partita la grande Storia del Risorgimento Italiano. Vi proponiamo un libro per scoprirla e un itinerario ad Alessandria e dintorni.

LA CITTADELLA
Non è ancora molto conosciuta, ma un pezzo di storia d'Italia si è compiuto in questo luogo bellissimo e solenne. Stiamo parlando della Cittadella di Alessandria, l'imponente fortezza militare, da qualche anno aperta al pubblico, che ha tutti i numeri per diventare un grande punto di attrattiva. La forma di gigantesca stella a 6 punte perfettamente disegnate sulla piatta campagna alessandrina dai suoi bastioni rossi  ne fa infatti la fortificazione militare meglio conservata d'Europa; mentre i suoi 270 anni di storia sono tutti da raccontare e conoscere.

Si è preso l'impegno di raccontarceli Roberto Maestri, fondatore e presidente dell'Associazione Culturale I Marchesi del Monferrato, nonché ricercatore storico appassionato degli eventi dell'alessandrino e del Monferrato. Nel suo e-book  La Cittadella di Alessandria (edito da Comunica srl e scaricabile tra qualche giorno dal sito http://www.bookrepublic.it Maestri  ci presenta infatti, in meno di 100 pagine, la storia di una città a vocazione strategico militare come Alessandria e la costruzione  di questa Cittadella progettata dall'Ingegner Bertola, su commissione dei Savoia, spiegandoci come si riuscì a  edificare, tenendola nascosta agli Austriaci per diversi anni, questa fortezza colossale, talmente  grande che per farle spazio spostarono una parte della città a Sud del Tanaro.


...CULLA DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Dopo l'occupazione napoleonica, c'è poi li grande evento che fa della Cittadella la culla del Risorgimento italiano ovvero i moti del Marzo 1821 che partirono proprio da qui. Era il 9 marzo 1821, infatti, quando un drappello di militari insieme ad alcuni borghesi ebbe il coraggio di occupare questa fortezza, issare, per la prima volta in tutta la storia d'Italia, la bandiera Tricolore, simbolo della Repubblica e proclamare la costituzione liberale. Molte altre città piemontesi si uniranno a questa avventura che durerà un mese soltanto, perché l'11 aprile arriveranno i soldati Austriaci a riportare l'ordine monarchico e in giugno i ribelli saranno fucilati; ma il cammino verso l'Unità d'Italia era ormai iniziato.

Il libro di Maestri segue le trasformazioni della Cittadella fino al 2006 quando il Ministero della Difesa decise di consegnarla alla Comunità Civile, al 2013  quando è stata eletta Luogo del Cuore per il 6° censimento organizzato dal Fai dei Luoghi più amati al mondo.


A ricordo di tanti fatti storici e militari troverete alla Cittadella diverse targhe e l'esposizione permanente di uniformi, armi e cimeli del Regio Esercito  in Italia dal 1848 al 1946, (visite in inverno su prenotazione al cell. 3409979700)  ma resterete anche colpiti dai suoi spazi vasti e silenziosi, dal verde lussureggiante dei suoi giardini e dal rosso di edifici e mura colossali. L'ingresso al monumento, che si trova in strada per Pavia, 1 è gratuito e aperto al pubblico tutti i giorni in orario diurno. Per ulteriori informazioni, o per visite guidate, si può contattare la delegazione Fai di Alessandria al numero  0131265260 - 3667428928 (Sig.ra Spriano).

UNA PASSEGGIATA AD ALESSANDRIA...
Se venite ad Alessandria per vedere la Cittadella sarà giocoforza  attraversare il Tanaro e visitare anche la città già nata come bersaglio militare per il Barabarossa fin dal  1168 e che lo storico andirivieni di eserciti non ha però privato di attrattive come l'antica chiesa Medioevale di Santa Maria di Castello, che si trova nella piazza omonima, completamente ristrutturata nel suo stile tardo-romanico e con un bel portale rinascimentale,  o la Chiesa di San Francesco d'Assisi, in XXIV maggio costruita dai Francescani tra il 1254 e il 1290 in ristrutturazione in questo periodo e facente parte del complesso dell'Ex-Ospedale Militare (oggi aperto e appartenente al Comune). A pochi passi da lì un luogo originale simbolo  dell'imprenditorialità della città come il Museo del  Cappello Borsalino (via Cavour, 84 – prezzo ingresso 3 euro, per informazioni tel. 0131234266) dove si trovano i circa 2000 cappelli più significativi prodotti dalla Fabbrica Borsalino dal 1857 ai giorni nostri. Una produzione che è stata per anni il simbolo dell'alta moda made in Italy esportata in tutto il mondo.

Se poi vagabondate per il centro, come invita a fare il giornalista Paolo Massobrio, che scrive in proposito: -A me Alessandria piace. Piace più di ogni altra città … perché è un salotto, un grande salotto, dove alcuni tratti delle vie hanno un che di francese, con i suoi bistrot. Mi piace visitarla soprattutto a piedi, perché solo così cogli quei tesori che sono i cortili all'interno dei palazzi -

I palazzi degni di nota in centro sono tanti: Palazzo Ghilini (del 1732, considerato unanimemente uno dei massimi capolavori, tra le residenze nobiliari italiane), Palazzo Guasco, Palazzo del Comune (neoclassico), Palazzo Cuttica (settecentesco) e Palazzo Civalieri (si segnala per il cortile con l’ingresso a esedra) e poi la Galleria Guerci costruita nel 1895 con i bei cancelli e lampioni in ferro battuto, mentre del '900 è il Palazzo del Monferrato del torinese Chevalley.

ALESSANDRIA DA GUSTARE
E se la passeggiata vi ha messo fame, non mancate di assaggiare gli eccellenti prodotti della pasticceria alessandrina celebrati dalla città con una De.Co. nel 2005 e nati a cavallo tra Ottocento e Novecento per soddisfare i desiderata  della numerosa borghesia militare di stanza proprio alla Cittadella. Non perdetevi baci di dama e di gallina, amaretti, torroni, la tipica torta denominata polenta di Marengo che troverete nelle pasticcerie storiche della città come Bonadeo (Galleria Guerci) Zoccola (corso Lamarmora,61)  e Gallina (via Vochieri, 46) oppure potete onorare nei numerosi bar di valore il rito dell'aperitivo dal momento che Alessandria è stata antesignana, negli anni Cinquanta di ciò che oggi viene identificato come l'happy hour.

A SUD DI ALESSANDRIA
Se invece  riprendete la macchina, dirigetevi a sud in direzione Genova, Novi Ligure e seguite la deviazione per il comune di Bosco Marengo e dopo una quindicina di km arriverete dove sorge il complesso monumentale dedicato alla Santa Croce e Ognissanti, ex convento domenicano costruito nel 1566 per volontà di Papa Pio V, che lì era nato. Nella Chiesa Rinascimentale una delle primissime realizzate secondo I canoni controriformisti potrete vedere autentici tesori d'arte dell'epoca come I dipinti di Vasari e Moncalvo e una scultura atribuista a Michelangelo (il coro ligneo) una delle maggiori opere del genere in Piemonte. Per informazioni e visite guidate http://www.amici-di-santacroce-di-boscomarengo.it tel. 3314434961).

Tornerete a casa soddisfatti di avere conosciuto un angolo di autentico Piemonte tutto da scoprire.