Festa della Giubiana 29 Gennaio Cantù (Co)

Festa della Giubiana  29 Gennaio Cantù (Co)

Festa della Giubiana

29 Gennaio
Cantù (Co)

Durante la notte di un giovedì di gennaio di oltre settecento anni fa bussò a uno degli ingressi del borgo di Cantù una bellissima donna che venne scambiata da un frate con la Madonna lasciandole libero ingresso alla città. Il frate rimase esterrefatto dai suoi occhi, mentre la giovane lo ipnotizza fissandolo nelle pupille.

Lei gli ordinò: "Dammi le chiavi della città". Conquistate le chiavi, la donna poté così aprire i pesanti battenti della porta ai Visconti che si insediarono immobilizzando le guardie nelle varie torri. I milanesi si erano anche impadroniti della vicina Marliano (l'odierna Mariano Comense) e i Grassi, signori di Cantù, erano stati spodestati e cacciati. Della giovane non si sentì più parlare dalla fine di gennaio di tanto tempo fa. Ancora oggi ci si chiede chi fosse questa bella ragazza, se una guerriera come Bradamante o una creatura demoniaca.



Da allora nacque l’usanza in occasione dell'ultimo giovedì di gennaio di bruciare insieme alle stoppie del granoturco un fantoccio di pezza, colorato, con le fattezze di una donna. Una volta l'anno gli abitanti di molti paesi della Brianza si divertono a danzare urlanti attorno ad un enorme falò. Scacciano i ricordi di un passato sfortunato e si augurano un futuro più felice.

Nella piazza principale, tra un piatto di risotto con la luganiga e un buon bicchiere di vin brulé, migliaia di persone attendono di essere riscaldate dalle altissime fiamme della pira. E se la Giubiana brucia bene, allora tutti saranno contenti, perché sarà di buon auspicio per l’anno appena iniziato. La serata si conclude con i fuochi d’artificio, musica, animazione e con un brindisi alla primavera, ormai non più così lontana.

Non mancano bancarelle di dolciumi e sfilate in abiti storici a rendere ancora più suggestiva la scenografia.