Festa del Latte 25 Aprile Morimondo

Festa del Latte 25 Aprile Morimondo

Festa del Latte

25 Aprile

Morimondo



A Morimondo il 25 Aprile si celebra la Festa del Latte
... e domenica 26 prosegue il tripudio di sapori con il MEC, vetrina delle tipicità enogastronomiche lomelline, pavesi e dell'Oltrepo

Certosa di Pavia, Aprile 2015. Laboratori del gusto, dimostrazioni, degustazioni dell' oro bianco ma anche le eccellenze food&wine del Pavese: questo il programma che la pro loco di Morimondo propone a enogastronauti, foodies e golosi grandi e piccini per sabato 25 Aprile in occasione de La Festa del Latte. Tra i protagonisti dell'evento anche il MEC - farmers' market della Certosa di Pavia in trasferta alle porte di Milano con le eccellenze enogastronomiche di Oltrepo, Lomellina e del Pavese, che sarà presente alla Corte dei Cistercensi anche domenica 26 Aprile.

La Festa del Latte, in calendario quest'anno il prossimo 25 Aprile, è l'occasione di una festa a tutto gusto che nasce da una tradizione antica. Il calendario ambrosiano vuole che il 23 Aprile si celebri San Giorgio, patrono dei lattai: mandriani e venditori al dettaglio proprio in questo giorno dell'anno usavano firmare i contratti di fornitura del latte. La storia ci racconta poi di un'altra tradizione: i contraenti festeggiavano l'accordo "dolcemente", con del pan de mej ai fiori di sambuco (che sembra sboccino proprio in questo periodo dell'anno) appositamente preparato per l'occasione e accompagnato da panna liquida che i lattai regalavano a propri clienti.
La Pro Loco di Morimondo propone un tuffo nel passato con laboratori del gusto e dimostrazioni di come si prepara il formaggio. Ci saranno inoltre banchi di degustazione e vendita con i prodotti caseari delle cascine lombarde: formaggi, latte, yogurt a filiera corta. E alle ore 16 la preparazione in diretta dello stracchino: il latte appena munto verrà portato in Corte dei Cistercensi dove verrà poi versato in un grande contenitore di rame nel quale verrà preparato il morbido formaggio nostrano.

In Corte dei Cistercensi è prevista la partecipazione in qualità di ospiti di alcuni Comuni appartenenti al circuito dei Borghi più d'Italia: da Gromo (Bg), il gelataio Mattia proporrà gelati a chilometro 0 (ovvero con latte della zona) e, alle 11,30, sarà protagonista di un laboratorio per la fabbricazione del gelato; da Pandino (Cr), secondo Comune del circuito presente alla Festa, la Scuola Casearia Stanga (http://www.caseariapandino.it/) che nel primo pomeriggio coinvolgerà i bambini in un laboratorio didattico sulla fabbricazione del formaggio e sulle magie del latte che verranno svelate loro grazie al Folletto Lucio.

Tra gli ospiti anche l'Alto Adige con il suo ricco paniere di prodotti tipici.

In occasione della Festa del Latte il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia si dividerà tra la Corte dei Cistercensi e la piazza dell'Abbazia. In Corte dei Cistercensi una selezione di produttori del Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia: formaggi, miele, mostarde di frutta e vino dell' Oltrepo Pavese. Il resto del ricco catalogo del MEC sarà presente nella piazza dell'Abbazia e nelle vie del paese dove il pubblico troverà anche le curiosità degli hobbisti. Tra le tipicità salame Varzi DOP, salame e paté di fegato d'oca, vini DOC dell'Oltrepo Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, liquori e creme per torte e gelati la pasta fresca del Laboratorio Artigianale del Carcere di Monza. Lo zafferano da Mornico Losana, la cipolla bianca e la rossa dolcissima di Breme. Infine i prodotti di gastronomia storica, basati su ricette di Greci e Romani, del Medio Evo e del Rinascimento.

Nel fitto programma della Festa del Latte anche una camminata di quasi due chilometri che dalla piazza dell'Abbazia porterà a Cascina Fiorentina, sede di un antico caseificio raramente aperto al pubblico: un percorso suggestivo che partirà alle 14:30 e che offrirà ai partecipanti una splendida veduta sull'Abbazia mentre la cascina quattrocentesca è una realtà storica importante per Morimondo in quanto costruita dai monaci arrivati da Settimo Fiorentino.

Domenica 26 il MEC sarà nuovamente presente nella suggestiva Morimondo con la sua vetrina di eccellenze presso la Corte dei Cistercensi.

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il
disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi
romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui
fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici. Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.