Apre “la cantina del Portone” l’inaugurazione con i vini di Movia 5 Ottobre Melegnano

Apre “la cantina del Portone” l’inaugurazione con i vini di Movia

5 Ottobre

 Melegnano

Lunedì 5 ottobre Melegnano si arricchisce di un nuovo locale per trascorrere le serate in compagnia di ottimi vini: nasce Enò, la nuova cantina della celebre Osteria del Portone. A pochi passi dalla cornice suggestiva del castello mediceo, l'antica locanda settecentesca dei patron Luca Daniotti e Mara Zambelli affianca oggi al ristorante e al Garden uno spazio enologico intimo e conviviale, dove è possibile degustare i vini "Triple A", dialogare a tu per tu con i maggiori produttori di questa nicchia enologica e, naturalmente, acquistare vini, liquori, distillati e specialità gourmand da abbinare, come i cioccolati firmati Claudio Corallo e le prelibate materie prime di Paolo Parisi.
La serata inaugurale prenderà avvio a partire dalle ore 19.00, con l'offerta di un aperitivo, la possibilità di visitare la cantina e incontrare dal vivo Aleš Movia, uno dei produttori più significativi di vino "Triple A".
Per chi desidera prolungare la serata a cena, il menu degustazione comprensivo di abbinamento enologico di Movia ha un costo a persona di 50,00 euro; è consigliata la prenotazione.

Da Enò, i patron hanno scommesso su questo progetto enologico "alternativo" per guidare gli ospiti con passione e competenza nel sorseggiare vini che sono emozione allo stato puro.
Il movimento "Triple A", fondato da Luca Gargano, conta oggi un nutrito gruppo di vignaioli italiani e internazionali, dediti alla produzione enologica con metodo e capacità esclusivamente artigianali.
La loro sfida è quella di restituire al vino la dignità di essere un mito, rinunciando alla standardizzazione introdotta dalla chimica a vantaggio della riscoperta dell'impronta del vitigno, del terroir e della personalità del singolo produttore, così come della difesa di una vinificazione molto poco interventista.
I vini "Triple A" sono dissetanti, invitano allo stare insieme, sono l’espressione suprema del savoir faire umano e simbolo tangibile delle forze d’amore che, partendo da un gesto agricolo positivo, arrivano a chiudere in una bottiglia tutti i sentimenti e i gesti che sono avvenuti in quel vigneto.